Pirano è quel prezioso gioiello che è incastonato nella costa della Slovenia. Uno di quei borghi marinari che è obbligatorio visitare nelle nostre scorrerie turistiche tra le varie bellezze costiere che si trovano vicino a noi. Un borgo che trasuda arte e storia, la nostra.......quella della grande Venezia. Seguiteci in questa sublime presentazione della nostra amica Paola Tornambè.
Presentiamo Pirano
Bellissimo borgo marinaro sulla costa della Slovenia, Pirano è un gioiello conosciuto per la sua architettura veneziana. Si va in Slovenia perchè conosciamo le sue località più rinomate: Lubiana e Bled, ma molti si dimenticano completamente che i 47 chilometri della costiera Slovena sono ricchi di località straordinarie, tutte da scoprire, che non possono passare inosservate all'attenzione di noi di Artisti del mare, appassionati di turismo costiero e culturale.
Tra queste la più bella città costiera della Slovenia , Pirano, merita senz'altro una visita, per la sua bellezza, per il suo fascino, per la sua storia. Ci viene presentata da una nostra cara amica artista del mare: Paola Tornambè, fotografa, blogger, già nostra gradita ospite con le sue foto di mosso creativo ed il suo blog personale, dedicato alla sua fotografia artistica; ma di cui vogliamo segnalare anche l'altro suo blog: L'animadeiluoghi, dove la nostra amica ci stupisce con gli originali racconti, intrisi di sensazioni ed emozioni, delle sue esperienze di viaggio e da cui traiamo, ringraziandola, questa bella presentazione di Pirano.
Elegante, colorata, evanescente: ecco a voi la bella Pirano
Una nazione tutta da scoprire, varia e accogliente, a cui il turismo di massa ancora non strizza -fortunatamente - l’occhio è la bella e vicina Slovenia. Una terra meravigliosa, meta perfetta per trascorrere delle vacanze complete, offrendo ogni possibilità: dal mare alla montagna, dal relax a contatto con la natura alle attività escursionistiche, dall’arte alla buona cucina, passando per terme rigeneranti. Vanta innanzitutto un'organizzazione pratica invidiabile, a cominciare dalla vignetta autostradale (disponibile per una settimana, un mese o annuale) che dà diritto, di fronte al pagamento di una cifra veramente esigua, alla percorrenza di tutta le rete autostradale slovena, evitando così pensieri e inutili file ai caselli. Gli Sloveni hanno inoltre una spiccata predisposizione all'accoglienza: non ho trovato una sola persona scortese o che si presentasse senza sorridere. Tengono particolarmente alla valorizzazione del territorio e per loro è una vera e propria missione fornire al turista straniero ogni informazione utile a rendere ancor più piacevole il soggiorno e facilitare la fruizione dei servizi.
Ma, soprattutto, come dicevo, la Slovenia è una nazione di un’incredibile varietà: all'interno di un territorio relativamente limitato è possibile spaziare dal mare del tratto costiero, alla montagna, ai laghi alpini, passando per le città d'arte, la capitale culturalmente attivissima, le grotte carsiche e sotterranee, i castelli, l'offerta enogastronomica, i centri termali. Una nazione dove non manca niente e non ci si annoia mai. Il tutto godibilissimo grazie ai ritmi di vita rilassati, al territorio coperto quasi totalmente dal verde e alla tranquillità della sua gente che fa della Slovenia una destinazione sicura e genuina.
Ma iniziamo dall'inizio. Dal piccolo, ma interessantissimo, tratto costiero istriano appartenente al territorio sloveno e affacciato sull'Adriatico. Qui, prima ed irrinunciabile tappa di viaggio non può che essere la bella Pirano: piccolo borgo medioevale dove l'influenza veneziana è assolutamente presente ovunque. Pirano ha fatto la sua fortuna nei secoli grazie al sale delle saline su cui è fondata principalmente la sua economia e che ancora oggi è prodotto e venduto nelle tante botteghe caratteristiche della cittadina.
La sua architettura si sviluppa a penisola sul mare, con una forma suggestiva che la rende riconoscibile e ben distinta. La prima impressione che si ha camminando per le viuzze strette di Pirano, che poi convogliano tutte verso il molo e si aprono su Piazza Tartini, è quella di un'anima strettamente legata al mare. Pirano è una città marinara, dove il vento e la salsedine si insinuano nei vicoli e fanno sì che la presenza del mare si indovini per tutto il borgo. Contemporaneamente assume anche una dimensione cittadina grazie agli edifici eleganti che spezzano l'intricato dedalo di viuzze marinare. D’impatto è sicuramente l'imponente Piazza Tartini, dedicata all'omonimo violinista Giuseppe il cui monumento troneggia al centro della piazza. Colpisce la vastità di Piazza Tartini, quasi sproporzionata rispetto alle contenute dimensioni del borgo e delle sue piccole strade. Qui si svolge la maggior parte della vita aggregativa di Pirano, con i ristoranti e i vivaci bar dove radunarsi, magari per sorseggiare comodamente la birra slovena: Lasko o Union le più diffuse. E sempre qui cattura l’occhio l'eleganza degli edifici: primo su tutti il Palazzo Comunale in stile classico, sulla cui facciata si può osservare la statua del leone di pietra alato, simbolo della Repubblica di Venezia; nonché la bella Casa Veneziana con la facciata viva di colore e le finestre con le decorazioni tipiche. Una leggenda vuole che la casa fu ideata da un ricco commerciante per la sua amante, da qui la scritta ancora leggibile sulla facciata: "Lassa pur dir", come invito alla donna a vivere quell'amore senza curarsi dei pettegolezzi di cui era probabilmente oggetto l’illecita coppia.
Piazza Tartini è assolutamente legata al mare, confina infatti con il grazioso porticciolo caratteristico, dove sono ormeggiate - coccolate dal mare - le tantissime, pittoresche, barche. Una di queste funge anche da ristorante: la “Podlanica”, dove è possibile cenare a bordo, in un'ambientazione insolita e sicuramente suggestiva quanto informale. Cucinano il pescato del giorno, perciò non vi è menù fisso ma è garantita la genuinità del cibo, servito in maniera casareccia ma offerto in quantità assolutamente generose.
Continuando la passeggiata per Pirano in direzione opposta al mare, sempre a partire da Piazza Tartini, una breve salita conduce rapidamente alla Cattedrale di San Giorgio, il cui campanile – punto di riferimento visibile da ogni punto della città - non può che ricordare, in misura ridotta, quello di San Marco a Venezia. Da qui si gode una splendida vista panoramica sulla città e, nei giorni di buona visibilità, si riesce a distinguere perfino la costa croata e quella italiana. Da quassù, in silenzio e accarezzati dal vento, si domina dall'alto la vita animata delle strade del borgo sottostanti. Si partecipa, ma nello stesso tempo si è isolati come in un mondo elitario e a parte dal resto. Sempre da qui, si individuano le vecchie mura che un tempo proteggevano Pirano dalle invasioni e la forma peninsulare che dall'alto appare maggiormente definita.
Scendere, anche se non occorrono che pochi minuti per farlo, significa tornare alla vita allegra della cittadina, tornare a farne parte, accolti dal dedalo di viuzze che ci fagocitano facendoci girare senza tempo, per poi rigettarci da qualche parte del molo che costeggia ai due lati Pirano. Creature di mare a cui veniamo - in qualche modo - alla fine restituite.
E così ci ritroviamo alla Punta, la parte estrema di Pirano, che separa i due versanti che guardano al mare. Qui si trova la Chiesa della Madonna della Salute, con la torretta caratteristica e il faro. Una volta girato l'angolo l'atmosfera cambia e si fa più rilassata; qui i bar hanno le poltrone proprio a ridosso del mare, in una dimensione più intima, si passa il tempo “nascosti e protetti” dalla vivacità del resto della città. Questo è il posto giusto dove godersi la vita sentendosi lontani da tutto, quasi dimenticati. Con il cuore sospeso tra la felicità dell'oblio e la sua stessa malinconia che somiglia a quella del mare intorno.
Proseguendo in nostro tour passiamo poi per Piazza I Maggio, dove spicca la cisterna in marmo realizzata nel 1700 per la raccolta dell'acqua piovana durante un periodo di siccità. E così torniamo, in un percorso quasi circolare, di nuovo al cuore di Pirano: Piazza Tartini, da dove guardare il sole tramontare sulla città e velare il mare di mille sfumature che sfociano tutte nel blu della notte. L'anima di Pirano è un'anima quieta, accogliente e fiera al tempo stesso, fatta dall’eleganza naturale dei suoi edifici importanti e dalla colorata allegria delle facciate dei palazzi.
Sa di essere bella ma non si dà arie, Pirano.
E, con lo scendere della sera, diventa evanescente come un bel sogno. Con le facciate affacciate sul mare, una dietro l'altra, lungo la lunghezza del molo, che pian piano svaniscono nel blu. Il blu del mare e del cielo di sera. Trasformata in un sogno al contrario: il sogno di una cittadina perfetta, che svanisce di notte per poi essere pronta, l'indomani mattina, a colorare e animare una nuova - meravigliosa - giornata.
Un sogno che esiste veramente: la bella Pirano.
Paola Tornambè
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